Quando affermo che “Tutto il mondo è Interior Design” non è una battuta gratuita, è un dato di fatto.
È un dato provato dalle ricerche della NHAPS – Nation Human Activity Pattern Survey.
La ricerca stabilisce che spendiamo oltre il 90% del nostro tempo in un interno.
Guarda il grafico relativo alla ricerca.
Come potete vedere dal grafico, oltre il 90% del nostro tempo lo viviamo in un interno.
È così! Passiamo oltre il 90% della nostra vita in spazi chiusi: a casa, a scuola, al lavoro, in auto o sui mezzi di trasporto come metro, bus o treni, al cinema o al teatro, al bar o al ristorante, nei negozi o nei grandi magazzini, ecc. ecc.
Trascorriamo quasi tutta la nostra esistenza in luoghi progettati da qualcuno che ha avuto la grande responsabilità di fare in modo che gli spazi che ci appartengono o di cui stiamo usufruendo siano una fonte di felicità e benessere.
Questo qualcuno è l’Interior Designer.
L’Interior Designer è un professionista che di mestiere si occupa della progettazione degli ambienti e dell’arredamento di spazi chiusi nei quali l’Uomo svolge le proprie attività.
Ma pochi guardano a questa disciplina con occhi consapevoli.
Quasi tutti sono focalizzati su trends e tendenze.
Pochi sono a conoscenza sul reale peso che questa disciplina ha nella nostra vita quotidiana.
Troppo spesso ci si imbatte in interni dove i singoli componenti e i dettagli che ne derivano vivono di vita propria a causa della mancanza di una visione basata su conoscenze chiare che consentano di creare una coerenza interna; la visione d’insieme e un ordine generale.
Ordine non inteso come semplici simmetrie, ma come principio di armonia pensato come fosse un’interpretazione in campo musicale, ovvero un accordo tra diverse combinazioni di suoni.
Nella disciplina troviamo “il perché”.
Il perché di alcune scelte o alcune soluzioni invece di altre. Il perché di un materiale o il perché di un colore…
Con il suo lavoro, l’Interior Designer riesce a trovare il balance tra gli spazi fisici e le aspirazioni di chi li utilizza, li sa fondere e coniugare con metodo progettuale e con capacità inventiva, è in grado di elaborare correttamente progetti che propongano un’architettura d’interni che sappia conferire allo spazio quella chiara identità che è valore concreto e un contributo essenziale all’incremento della qualità della vita quotidiana.
Un’architettura degli interni si concentra primariamente sulla qualità degli spazi e dei materiali ma non può prescindere dagli arredi. Un buon progetto di interni è pensato già considerando a priori tutti gli arredi e le luci che verranno successivamente selezionati e scelti.
Ciò che distingue tuttavia, in modo netto, l’attività dell’Interior Designer dalla pratica di professionisti specialistici, come arredatori, geometri, ingegneri, architetti generici, ecc. che si occupano di aspetti dell’opera complementari, consiste nella capacità/responsabilità dell’Interior Designer di avere una visione globale e non a compartimenti stagni del lavoro, dalla fase creativa fino alla fase esecutiva. Di fatto compositore e direttore d’orchestra.
L’opera, il lavoro dell’Interior Designer è un’opera di carattere tecnico/culturale che si fonda su solide basi di pratica, conoscenza e soprattutto competenza che si pone indiscutibilmente e necessariamente tra estetica e tecnica, tra il bello e il funzionale.
È l’esperienza, il lavoro di anni sul campo e in cantiere che ci permette di acquisire e maturare le capacità di interazione con tutti i fornitori e le figure artigianali di cui ci serviamo.
Progettare un ambiente
Disegnare, progettare un ambiente significa far coincidere due esigenze radicate nella natura umana: il senso estetico, inteso come ricerca del bello, e la funzionalità, intesa come semplificazione del quotidiano.
È in questo senso che vanno tutte le nostre scelte come Interior Designer, relative a materiali, a colori, a tutto quanto concorra a realizzare un progetto: pavimenti, rivestimenti, serramenti, impianti, ecc. ecc.
Il nostro è un lavoro sfidante, complesso.
Con tutti i clienti spendiamo energia, tempo, a volte contrasti, spesso sogni, responsabilità, creatività. La relazione diventa molto intima e da un certo punto in avanti l’interazione diviene davvero profonda.
Il metro di giudizio non può essere solo economico, perché c’è molto di più in ballo.
Il rispetto del budget e dei tempi per noi significa sostenibilità.
A che cosa ci ispiriamo?
Senza alcuno dubbio tutto ci ispira.
È la curiosità il nostro motore.
L’ispirazione può essere una sensazione, un odore, la vista di un insieme, di una miscela di colori o cose che succedono. Persone che camminano per la strada e che si mescolano alle auto che passano accanto, o che camminando passano vicino a un vecchio muro o a una vecchia bottega. Un cibo che assaggiamo o una musica che ascoltiamo, un libro che stiamo leggendo. Si possono collegare mondi con sfaccettature differenti che, mixati, diventano un’altra storia o tante altre storie.
Crediamo nel progetto d’Interior Design non certamente come semplice gesto decorativo ma come piena e vera integrazione con il contenitore architettonico con il quale costruiamo un dialogo.
L’armonia delle proporzioni, l’equilibrio delle relazioni tra gli spazi, assieme allo studio dei materiali, dei colori e alla combinazione di elementi d’arredo sono i fattori che definiscono uno spazio unico e assolutamente vitale.