40# 6 – LA GUANGZHOU DESIGN WEEK

La Guangzhou Design Week

Primo evento in Cina 

In occasione della cerimonia di apertura della GZDW Guangzhou Design Week del 2011 il cosiddetto kick-off, sono stato invitato come ospite d’onore, e così fino al 2017.

Ci sono sempre una miriade di persone, una frenesia incredibile, direi quasi un caos.
A un certo punto mi trovo seduto in mezzo a tutte le autorità Cinesi Locali del partito e della municipalità, Sindaco compreso. È un momento importante.

La musica e i tamburi cessano di riempire con il loro suono la sala e iniziano a salire sul palco le autorità presenti per i loro saluti di rito. La sorpresa è quando sale a salutare la Console Olandese che per l’occasione accompagnava una delegazione formata da 40 Architetti, tra i quali il mio amico Gerrit. Alla squadra da 40 abbiamo fatto da contraltare io e Virginia, e cosa volete che sia?

Sicuramente chi ha paura delle sfide meglio stia a casa.

Quelli sono momenti in cui ti vengono spontanee delle riflessioni, quando tocchi le differenze di approccio politico, istituzionale e anche imprenditoriale e associativo tra il nostro Paese e gli altri.

La Console nel suo discorso ha ringraziato tutto e tutti per l’invito, per l’ospitalità, etc etc ma lo speech lo ha concluso con un perentorio: “Noi siamo qui per fare business.”

La cerimonia è continuata all’interno della Fiera con il tradizionale tour dei padiglioni e al termine dello stesso sono iniziate le interviste con i giornalisti accreditati: nuvole di media locali ma anche nazionali, CCTV compresa (la RAI cinese). Un sacco di domande sul design, sul nostro paese, sulla sua cultura, direi tutto ben pianificato e ben organizzato.

Finite le interviste ci hanno accompagnato alla sala per il banchetto. Sembrava un banchetto reale. Faraonico.

La sala sarà stata 40×25 mt e lì inizi ad apprendere le usanze, i gesti, il rispetto verso gli invitati. Ogni posto a sedere è studiato scientificamente, nulla è lasciato al caso.

La Guangzhou Design Week

Qui è la regia di Ready, il nostro partner cinese, che, essendo io l’unico designer Italiano presente, ha fatto in modo di “posizionarmi” sempre al centro della tavola e con di fronte le più alte autorità.

Lezione: In Cina si impara molto anche solo andando a pranzo… tutto ha uno scopo.

Durante il banchetto, a turno i molti dei Cinesi presenti si alzavano, e con un bicchiere in mano aiutati dall’interprete attraversavano anche tutta la sala e ti venivano vicino per conoscerti, presentarsi, fare un brindisi di auguri e per scambiarsi naturalmente il biglietto da visita.

Ho imparato la cordialità e l’ospitalità a volte quasi imbarazzante dei Cinesi, ma altresì cosa significa essere “suitable” cioè “sei visto come funzionale a qualcosa”. Per loro qualsiasi cerimonia, qualsiasi pranzo è orientato al business e tu potresti essere utile. Saperlo aiuta a capire come ti puoi approcciare, cosa vuoi fare, decidere fin dove vuoi spingerti.

Emozione: Una domanda comunque rincorreva tra me e me. Cosa ci faccio qui?

Lezione: Si può arrivare ovunque, restarci è un’altra storia. Conoscenza e consapevolezza sono fondamentali.